Chi siamo

Sandro Gervasi è sempre insieme alle sue piante, al verde, ai colori e agli odori dei fiori, per quella passione che gli ha insegnato suo padre Angelo. Sandro era poco più di un bambino, aveva poco più di otto anni quando girava con il trattore in azienda per i campi di famiglia dove si coltivavano ortaggi e fiori. Quella era l'azienda agricola dei genitori e la sua più grande felicità era alzarsi la mattina per vedere se era spuntato qualcosa da terra, se un fiore era sbocciato.

Nel 1993 insieme ai miei genitori e mia moglie Daniela abbiamo preso una decisione importante – racconta – quella cioè di passare l’azienda a mio nome mettendomi in proprio. Ma con un obbiettivo: quello di ampliare la produzione aziendale>>.

Così l’azienda florovivaistica Sandro Gervasi che si trova nella campagna di Spello, ha ancora tutta la magica atmosfera di una gestione familiare, abbinata ad una produzione di alta qualità disposta su 3 mila metri quadrati di culture in serra, 20 mila metri di vivai a campo e 5 mila di produzioni in vaso. Sandro oggi ha tre dipendenti e la sua azienda produce piante da frutto, da ornamento e siepi, ma si occupa anche della vendita al minuto delle piante di serra che produce lui stesso. E’ sempre disponibile ad appoggiare iniziative di carattere storico e culturale che si svolgono nel territorio.

Architetto del verde

Ma stare in mezzo alla natura significa anche dare libero spazio alla propria creatività, come se fosse un vero e proprio “architetto del verde”. Tra le attività più affascinanti che può fare un florovivaista c’è quella relativa alla progettazione e realizzazione di giardini e arredi verdi per aziende, ma anche per i privati ai quali Sandro organizza e crea un angolo di natura che abbellisce i luoghi ma anche lo spirito.

<<Per la realizzazione di giardini e arredi verdi di solito faccio di mia iniziativa – racconta Sandro – inserendo nel progetto le piante che sono più idonee al clima ed alla zona dove devono essere collocate. Ma nei miei arredi c’è una cosa che di solito non manca mai, le rose>>

Copyright© Simona Fuso